Viviamo uno dei momenti più difficili della nostra storia repubblicana, attanagliati da una crisi economico – sociale lunga e perdurante che non da tregua e che impedisce di guardare al futuro con la stessa rinnovata fiducia di un tempo.
Una crisi, questa, che mina alle basi conquiste acquisite e mette in discussione gli stessi sistemi di welfare (pensioni, sanità, assistenza...), per lasciare spazio ad insicurezze, bisogni ed emergenze continue.
Le nuove dinamiche globali impediscono la risoluzione tout court delle problematiche nei recinti nazionali. In questo contesto, l’Europa, nell’attuale versione germanico-centrica, sembra aver smarrito il suo spirito e la sua missione originaria e si presenta priva di anima e di progetti strategici che facciano gli interessi di tutti i suoi Stati membri.