Dalle dimissioni di Peppe Scopelliti é iniziato un circo di divertimento per trovare il candidato ideale per sedersi alla Presidenza della Regione Calabria. Da entrambi gli schieramenti trapelano solo illusioni ai cittadini. Il PD con le sue “Primarie” anche per eleggere il segretario di quartiere trapela compattezza, il Centro Destra in balia delle liti interne, che non riescono a ricucire è ala ricerca di un leader inesistente. È iniziato un nuovo corso politico, i vecchi marpioni non riescono ad allinearsi, lo scenario politico sta cambiando e chi ne paga le conseguenze sono i poveri cittadini, gnorri di ciò che accade, ma oggi non è più il tempo della politica delle promesse, del fumo negli occhi o dei raggiri di parole, la concretezza dei fatti ha il predominio su tutto. Prendendo spunto dai commissari del Comune di Reggio Calabria, che in questi mesi hanno totalmente affossato l’intera città, hanno ammazzato le risorse che essa offre e hanno ridicolizzato una città metropolitana, con pessima gestione, opere incompiute e degrado totale, in compenso hanno triplicato le spese dei Reggini, fortunatamente al peggio non c’è mai fine. I futuri candidati a sindaco lavorano sull’immagine trascurando i contenuti, i programmi, le idee di sviluppo e soprattutto la crescita di una bellissima città. La Politica è fatta di numeri, di idee e di contenuti se questi vengono a mancare meglio mettersi da parte, ricompattare una Destra deve essere la priorità assoluta per misurarsi alla pari con la Sinistra, base della sfida devono essere i contenuti.
Non basta essere figlio di o nipote di… La Calabria potrebbe essere la Regione più ricca d’Italia, per tutto ciò che può offrire e non essere orfana di gente costretta ad emigrare in cerca di fortuna; Turismo,Cultura, Storia, Architettura, Agricoltura, Risorse Umane e Servizi. Prendendo esempio del posto dove vivo per quei periodi che sono in Calabria: Villa San Giovanni, che l’intera amministrazione La Valle sta amministrando benissimo, nonostante le difficoltà che quotidianamente incontra, ma purtroppo vedo un centro Commerciale chiuso, punto strategico per l’impiego di tantissimi giovani, per lo sviluppo commerciale del circondario e non solo, un porto che non ha ancora l’agibilità, i negozi che chiudono e le attività costrette a spostarsi. Oggi Villa è solo un punto strategico per l’attraversata e potrebbe invece essere una punto di sviluppo turistico e culturale di rilevata importanza. Con il mare della Costa Viola e lo scenario della Montagna di Gambarie a fare da cornice. Con i se è i ma non si costruisce nulla, con l’io, uccidiamo la democrazia, incominciamo a guardare oltre il nostro naso se vogliamo crescere, valorizziamo la meritocrazia e tralasciamo il poltronismo.
Filippo Marra