Blog

Eurus ops, “Europa”, in greco antico significava “ampio sguardo”, ma i governanti europei hanno avuto fino ad oggi lo sguardo annebbiato dei serpenti. Oggi dovremmo credere che le elezioni italiane abbiano loro schiarito la vista. Non riesco. In Italia le elezioni europee non vengono percepite come tali bensì come elezioni politiche “senza portafoglio”: non avendo il voto conseguenze economiche dirette, a molti viene da pensare che si tratti in realtà di un voto più “libero”, più “puro”, più “ideale”. Ma la politica è principalmente una difesa di interessi: la politica senza economia è un gioco, un trastullo teoretico, al più. Nel 2008 la sinistra prese oltre 12 milioni di voti, ora ne ha presi 11, non si tratta dunque di un record storico, come si va cianciando. Vero è che rispetto alle elezioni del 2013 Renzi ha guadagnato 2 milioni e mezzo di voti. Che sono tanti, che sono troppi. Quando prendi il 40% di voti non è te che volevano ma è evitare qualcosa. Questo qualcosa si chiama oggi, in Italia, rivoluzione. Solo la DC degasperiana prese una percentuale maggiore, il 48%, e la prese perché gli italiani volevano evitare il totalitarismo comunista. Renzi non ha avuto soltanto i voti di chi ha fiducia in lui e nella classe dirigente che lo attornia. Quante millanterie, quante atteggiate dichiarazioni d’intenti.

Viviamo uno dei momenti più difficili della nostra storia repubblicana, attanagliati da una crisi economico – sociale lunga e perdurante che non da tregua e che impedisce di guardare al futuro con la stessa rinnovata fiducia di un tempo.

Una crisi, questa, che mina alle basi conquiste acquisite e mette in discussione gli stessi sistemi di welfare (pensioni, sanità, assistenza...), per lasciare spazio ad insicurezze, bisogni ed emergenze continue.

Le nuove dinamiche globali impediscono la risoluzione tout court delle problematiche nei recinti nazionali. In questo contesto, l’Europa, nell’attuale versione germanico-centrica, sembra aver smarrito il suo spirito e la sua missione originaria e si presenta priva di anima e di progetti strategici che facciano gli interessi di tutti i suoi Stati membri.

Spesso capita che non riusciamo a capire costa ci sta accadendo intorno, a volte lo ignoriamo a noi stessi, perché ci viene difficile immaginare il marcio nei sorrisi e dalle pacche sulle spalle. Mi diceva mio nonno: ” nessuno ti dice lavati la faccia e fatti bello che sei migliore di me”, la vita é dura e presenta molti ostacoli. Errare è umano, perseverare diabolico, non dobbiamo mai avere paura di chi ci sgrida ma dei falsi sorrisi. Nella vita possiamo controllare tutto, sentenze, impianti difensivi, poteri forti, ma non la nostra coscienza, il nostro essere uomini e fratelli. Ci apprestiamo alle Elezioni Europee, un segnale importante se vogliamo contare qualcosa in Europa, dobbiamo farci valere, ma dobbiamo farlo con i numeri, la preferenza di ognuno di noi, dobbiamo concentrarci e puntare sulle capacità e l’affidabilità di chi ci é stato sempre vicino. Coloro che criticano e giudicano senza sapere, riflettano, coloro che hanno tradito, si facciano un esame di coscienza e si riscattino,  non mandiamo in Europa chi fa della poltrona un mestiere, che quella poltrona la utilizzi a beneficio personale.